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Executive Master “Management & Marketing Farmaceutico”

ALAMA LABORIS

· Management farmaceutico e gestione delle risorse umane.

· Marketing Farmaceutico.

· Approvvigionamento, rintracciabilità e logistica.

· Monitoraggio dei processi e controlli di qualità della produzione.

· Controllo di gestione.

·  Affari regolatori.

Executive Master “Ricerca, Organizzazione e Analisi Quantitativa dei Dati”

SDA Bocconi

· Fabbisogno informativo e definizione del progetto di analisi e del piano di ricerca; Individuazione delle fonti e definizione del campione.

· Definizione e costruzione del data-base per l’analisi statistica, tecniche e procedure di standardizzazione dei dati, analisi di frequenza, costruzione e interpretazione di misure di sintesi.

· Analisi statistica descrittiva dei dati, analisi di serie storiche, modelli previsionali standard, tecniche di analisi delle differenze e delle associazioni, Crosstabulation analysis, analisi di connessione e correlazione, tecnica ANOVA, analisi di regressione con dati cross.

· Il reporting: modalità e correttezza, il reporting grafico dei dati e le diverse modalità di rappresentazione dei risultati.

· Studio, analisi ed interpretazione delle relazioni esistenti fra più variabili, tecniche di statistica multivariata, modelli multivariati, modelli di regressione multipla, analisi discriminante, applicazioni all'analisi previsionale.

· Analisi dei fattori, cluster analysis, modalità di segmentazione dei dati

ESAMI UNIVERSITARI SOSTENUTI

Unimib

Matematica Generale Modulo A

Funzioni reali di variabile reale - Limiti e continuità. Il concetto di funzione: dominio, insieme immagine. Funzione iniettiva, suriettiva, biunivoca. Funzione composta, funzione inversa. Estremo superiore e inferiore, massimo e minimo di sottoinsiemi di IR. L'insieme dei numeri reali esteso IR definizione delle operazioni. Estremo superiore, inferiore, e massimo e minimo assoluto di una funzione. Topologia di IR. Definizione di limite. Teorema di unicità del limite. Proprietà locali: il teorema di permanenza del segno. Condizioni sufficienti per l'esistenza del limite: il teorema del confronto, il teorema di esistenza del limite per funzioni monotone. Continuità e classificazione delle discontinuità. Teorema di Weierstrass, degli zeri, dei valori intermedi (o di Darboux). Algebra dei limiti. Cambiamento di variabile nel calcolo dei limiti. Le forme di indecisione. Limiti notevoli e applicazioni. Infiniti, infinitesimi e loro confronto. Simboli di Landau: o (o piccolo), » (asintotico). Asintoti. Funzioni reali di variabile reale - Calcolo differenziale. Nozione di derivata, di derivata destra e sinistra. Significato geometrico ed equazione della retta tangente. Punti angolosi e cuspidi. Relazione tra derivabilità e continuità. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Derivate di ordine superiore. Teorema di de l'Hopital. Derivata di funzione composta, inversa. Condizione sufficiente per la derivabilità. Definizione di estremo relativo. Teorema di Fermat (condizione necessaria per l'esistenza di punto di estremo relativo interno di funzione derivabile). Teoremi di Rolle, Lagrange. Conseguenze del teorema di Lagrange. Ricerca dei punti di estremo relativo e assoluto. Formula di Taylor e di Mc Laurin. Applicazione della formula di Taylor al calcolo dei limiti e al riconoscimento degli estremi relativi di funzioni derivabili. Convessità e concavità: caratterizzazione per funzioni derivabili e derivabili due volte. Punti di flesso. Studio di funzioni.

Matematica Generale Modulo B

Successioni e serie. Definizione di successione; limite di una successione; successioni monotone; il numero di Nepero e. Successioni definite per ricorrenza. Definizione di serie. Carattere e somma di una serie. Serie telescopica. Serie geometrica. Condizione necessaria per la convergenza. Regolaritµa delle serie a termini di segno definitivamente costante. La serie armonica generalizzata. Criterio del confronto, del confronto asintotico, della radice, del rapporto. Il criterio di Leibnitz per le serie a segno alternato: stima numerica della somma di serie convergente. Convergenza semplice e assoluta. Serie di potenze; proprietà; sviluppi in serie di Taylor, Mac Laurin. Integrali. Definizione di integrale di Riemann. Proprietà. Teorema della media integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Definizione di primitiva e conseguenza del teorema fondamentale. Calcolo di primitive: integrazione per parti, per sostituzione. Integrazione di alcune funzioni razionali. Integrali generalizzati. Criteri sufficienti di convergenza di un integrale generalizzato. Criterio integrale per la convergenza di una serie. Derivazione ed integrazione della somma di una serie di potenze. Algebra lineare. Spazi vettoriali euclidei; concetto di spazio vettoriale in generale. Matrici. Operazioni tra matrici. Determinante di una matrice quadrata e sue proprietà. Teoremi di Laplace. Matrice inversa, condizione necessaria e sufficiente di invertibilità. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Cramer. Rango di una matrice. Teorema di Rouch¶e{Capelli. Risoluzione dei sistemi lineari. Il modello di Leontief.

Matematica Finanziaria

Matematica finanziaria. Operazioni finanziarie. Montante, interesse, sconto. Leggi di capitalizzazione e leggi di attualizzazione. Tassi di interesse e tassi di sconto. Tassi equivalenti. Forza d’interesse. Scindibilità. Teorema caratterizzante le leggi scindibili. Rendite e loro classificazione. Valore di una rendita in un istante t. Calcolo di valori attuali, montanti e quantità caratteristiche di particolari tipi di rendite. Indici temporali: scadenza, scadenza media aritmetica, duration. Costituzione di un capitale. Rimborso di un prestito. Ammortamenti. Usufrutto e nuda proprietà; teorema di Makeham. Operazioni finanziarie in generale: investimenti / finanziamenti, in senso stretto, lato, generale, puri. Criteri di scelta per operazioni finanziarie: t.i.r., r.e.a., tempo di recupero. Programmazione lineare. Interpretazione geometrica e soluzione algebrica. Analisi di sensitività; metodo del simplesso. Teoria della dualità.

Informatica Generale

Algoritmi 1.Generalità 2.Correttezza e complessità 3.Induzione e ricorsione 4. Esempi di algoritmi iterativi e ricorsivi e algoritmi di base Linguaggio C 1.Struttura di un programma 2.Tipi di dati 3.Istruzioni: assegnamenti, strutture di controllo 4.Funzioni 5.Struttura dinamica dell’esecuzione di un programma Architettura di un calcolatore 1.Rappresentazione dei dati 2.Algebra booleana e reti logiche 3.Struttura di un calcolatore 4.Periferiche Architettura dei sistemi informatici 1.Il sistema operativo 2.Archivi e basi di dati 3.Sistemi distribuiti e reti di calcolatori 4.Sistemi transazionali Strumenti di produttività 1.Basi di dati relazionali e SQL 2.Fogli elettronici 3.Word processors 4.Pacchetti applicativi di statistica e finanza 5.Strumenti di comunicazione (posta elettronica. Internet, ecc.)

 Statistica Generale

Concetto della Statistica 1.1. La classificazione delle Scienze e la Statistica 1.2. Lo schema metodico della ricerca scientifica 1.3. La statistica e le attività operative 1.4. Partizioni della statistica Statistica descrittiva 2.1. Formazione dei dati statistici 2.2. Elaborazione dei dati statistici Rapporti statistici 3.1. Rapporti indici o numeri indici semplici 3.2. Rapporti di composizione 3.3. Rapporti di densità 3.4. Rapporti di derivazione 3.5. Rapporti di durata 3.6. Rapporti di ripetizione 3.7. Rapporti di coesistenza Statistica descrittiva univariata 4.1. Frequenze assolute, frequenze cumulate, frequenze relative e frequenze specifiche 4.2. Le medie 4.2.1. La moda 4.2.2. La mediana (esclusa la formula della mediana per caratteri quantitativi discreti con dati raggruppati in classi) 4.2.3. I quartili, i decili e i centili 4.2.4. La media aritmetica 4.2.5. La media geometrica 4.2.6. La media armonica

Statistica II° Modulo A

Modello probabilistico e variabili casuali

Modello probabilistico Gli eventi, la classe degli eventi - La funzione di probabilità - Eventi condizionati e relative probabilità - Probabilità totale - Formula di Bayes Variabili casuali - Funzione di ripartizione di variabili casuali discrete e di variabili casuali continue - Valori medi: aspettativa, varianza, momenti - La funzione generatrice dei momenti - Distribuzioni bivariate - Distribuzioni multivariate - Principali variabili casuali discrete (univariate) - Principali variabili casuali continue (univariate) - Variabile casuale normale bivariata - Variabile casuale trinomiale e multinomiale Regressione Regressione e correlazione multipla - Regressione e correlazione nel caso di tre variabili - Regressione e correlazione nel caso di quattro o più variabili.

Statistica II° Modulo B

Distribuzione campionaria Popolazione e campione casuale. - “Statistiche” e momenti campionari. - Disuguaglianza di Cebiceff, legge debole dei grandi numeri, teorema del limite centrale. - Alcuni esempi di distribuzioni esatte della media campionaria. - Campionamento da una distribuzione normale: la distribuzione di X−, S2; la distribuzione t di Student, la distribuzione F di Fisher. Stima parametrica Stima puntuale: metodo dei momenti, metodo della massima verosimiglianza, proprietà degli stimatori puntuali. - Stima intervallare: quantità pivotale, intervalli di confidenza per la media e per la varianza di una distribuzione normale; convergenza in probabilità, convergenza in distribuzione, teorema di Slutsky; intervalli di confidenza asintotici per la media e per la frequenza relativa. Verifiche di ipotesi Ipotesi nulla ed ipotesi alternativa, errore di prima e di seconda specie. - La regione critica, la regione critica ottimale ed il lemma di Neyman-Pearson. - I test non distorti. - I test che controllano sia il valore di α che il valore di β. - Test relativi al campionamento dalla normale: test sulla media e test sulla varianza. - Il test X 2 di Pizzetti-Pearson ed i suoi impieghi.

Confronti fra due campioni Confronto fra due medie campionarie: distribuzione della differenza fra due medie campionarie, intervallo di confidenza e regione critica per il confronto fra le medie di due popolazioni normali. - Confronto fra due varianze campionarie. - Confronto asintotico fra due frequenze relative campionarie. Analisi della varianza ad un criterio di classificazione Modello lineare Introduzione, simbologia e classificazione dei modelli lineari. - Caso A: stimatori di massima verosimiglianza, intervalli di confidenza e verifiche di ipotesi sui parametri del modello. - Caso B: stimatori a minimi quadrati.

Statistica Sociale

Obiettivi e Contenuti Il corso si propone i seguenti obiettivi: analizzare le differenti fasi della costruzione di un questionario per la raccolta dei dati statistici dei fenomeni sociali; descrivere le principali tecniche di somministrazione dei questionari; analizzare il sistema di controllo della qualità dei dati. Programma 1. L'indagine statistica 1.1. La preparazione dell’indagine 1.2 Il questionario 1.2.1 Obiettivi dell’indagine e progettazione del questionario 1.2.2. La struttura del questionario 1.2.3. La redazione del questionario 1.2.4. La verifica del questionario 1.3. Le tecniche di somministrazione del questionario 1.3.1. L’intervista diretta 1.3.2. L’autocompilazione 1.3.3. L’intervista telefonica 2. Il controllo della qualità dei dati 2.1. Gli errori non campionari 2.2. La classificazione degli errori non campionari 2.3. Le cause degli errori non campionari 2.4. La prevenzione ed il controllo degli errori non campionari 2.5. La correzione degli errori non campionari.

 

Istituzioni di Diritto Pubblico

Obiettivi e contenuti Il corso ha come oggetto l’organizzazione e l’attività dello Stato e degli altri enti pubblici. Viene inoltre esaminata l’intelaiatura giuridico-politica della società e dello Stato contemporaneo, con particolare riferimento ai problemi delle libertà del singolo e dei gruppi sociali, anche nella prospettiva del nuovo Trattato di «Costituzione Europea». I collaboratori delle cattedre svolgeranno seminari facoltativi sia sulla parte generale del corso che sulla parte speciale. In particolare sono previsti seminari sulle nozioni generali di diritto, sulla disciplina costituzionale dei diritti soggettivi pubblici e sulle autonomie locali. Programma • Nozioni di diritto pubblico generale. 1. Ordinamento giuridico e ordinamento statale. 2. Lo Stato. Elementi e funzione. 3. Forme di Stato e forme di governo. 4. Le fonti del diritto pubblico. 5. Le situazioni giuridiche di diritto pubblico. • Diritto pubblico italiano. 1. Dallo Statuto albertino alla Costituzione italiana. 2. L’organizzazione costitutiva dello Stato italiano. 3. Il potere legislativo. 4. Gli istituti legislativi della democrazia diretta. 5. Il Presidente della Repubblica. 6. Il Governo. 7. L’organizzazione amministrativa, centrale e periferica e l’attività amministrativa. 8. Il potere giurisdizionale. 9. La Corte Costituzionale. 10. Le regioni e gli enti territoriali minori. 11. I diritti costituzionali dei cittadini. 12. I doveri costituzionali dei cittadini. 13. I rapporti tra lo Stato e gli altri ordinamenti giuridici. 14. I rapporti tra Stato e Unione Europea.

Istituzioni di Diritto Privato Modulo A

Il Modulo A del corso di Istituzioni di Diritto Privato comprende l’introduzione e i concetti fondamentali. Studia il Diritto di famiglia, le successioni e i diritti reali. Base dell’apprendimento è il Codice Civile. Il Codice civile è suddiviso in 6 libri. Nel Modulo A verranno sostanzialmente studiati i primi tre libri del Codice, e cioè LIBRO 1 Persone e famiglia LIBRO 2 delle Successioni LIBRO 3 della Proprietà Nella parte storico - introduttiva verranno trattati, tra gli altri, i seguenti argomenti:

-Contenuto e limiti del diritto privato: nozioni introduttive. - L'ordinamento giuridico. -Introduzione storica. Struttura del Codice Civile del 1865. Il Codice di Commercio del 1882. L'unificazione del diritto privato e il Codice del 1942. La Costituzione Repubblicana e la "costituzionalità" delle leggi. -Il Codice Civile e leggi speciali. Le principali riforme al codice del 1942 e la c.d. "decodificazione". La "centralità" del codice e la sistematica del Codice Civile. -Le fonti del diritto: le leggi, i regolamenti, gli usi e la consuetudine. La giurisprudenza come fonte del diritto; l'equità; la dottrina. -La norma giuridica e le sue caratteristiche. L'interpretazione della legge. -Diritto soggettivo e interesse legittimo. Potestà, aspettativa, status, onere. Verranno inoltre trattati i seguenti Istituti: Gli Istituti del Diritto Privato I soggetti Il traffico giuridico. -Le persone: la persona fisica e la persona giuridica. -La persona fisica. Capacità. Status. -Le associazioni e le fondazioni. -Le società: società di persone e società di capitali. L'imprenditore. -I diritti della personalità Il negozio giuridico Il fatto e l'atto giuridico. -Il negozio giuridico e la manifestazione di volontà. -Il negozio giuridico e il contratto. Inesistenza; nullità; annullabilità. Validità e inefficacia. Il diritto di famiglia Matrimonio. -Separazione e divorzio. -Filiazione. Le successioni Successione legittima. -Successione testamentaria. -Successione necessaria o dei legittimari. L'oggetto dei rapporti giuridici I beni. -I diritti reali: la proprietà -I diritti reali di godimento.

Istituzioni di Diritto Privato Modulo B

Il Modulo B del corso di Istituzioni di Diritto Privato prosegue nello studio degli istituti di diritto privato generale. Comprende le obbligazioni. I contratti in generale. L’illecito civile. I contratti tipici e atipici. Le obbligazioni nascenti dalla legge. La responsabilità del debitore e le garanzie dell’obbligazione. Base dell’apprendimento è il Codice Civile. Il Codice civile è suddiviso in 6 libri. Nel Modulo B verranno sostanzialmente studiati gli ultimi tre libri del Codice, e cioè LIBRO 4 delle Obbligazioni LIBRO 5 del Lavoro (in parte) LIBRO 6 della Tutela dei diritti Durante il Corso verranno trattati, tra gli altri, i seguenti argomenti: Le obbligazioni Le obbligazioni. Nozione. Caratteristiche. Fonti. -Le obbligazioni pecuniarie - L'oggetto del rapporto obbligatorio: la prestazione. I contratti Il contratto. La formazione del contatto e i rapporti giuridici preparatori. Contratto preliminare; opzione; patto di prelazione. L'interpretazione del contratto. -Causa. Forma. -I contatti per adesione: le condizioni generali di contratto e i contratti stipulati mediante moduli o formulari. -Contratti tipici e contratti atipici. I singoli contratti La compravendita; il riporto; la permuta; la somministrazione; la locazione e l'affitto; le locazioni urbane; l'appalto; il trasporto; il mandato; l'agenzia; la mediazione; il deposito; il comodato; il mutuo; la fideiussione. -Cenni sui nuovi contratti atipici. La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale Illecito civile: nozioni generali. L'atto lecito dannoso e l'atto illecito. -Il sistema della responsabilità civile. -La responsabilità del produttore. La responsabilità del debitore e le garanzie dell’obbligazione La responsabilità del debitore e le cause di prelazione. -Diritti reali di garanzia: pegno e ipoteca. -La fideiussione. -La conservazione della garanzia patrimoniale. Cenni alla tutela dei diritti La pubblicità. La trascrizione. Le prove.

Elementi di Diritto Pubblico dell’Economia

Programma 1) I modelli storici: introduzione storica sui modelli idealtipici (liberale e dirigista) 2) I valori portanti della Costituzione italiana: genesi; l’approccio neo-keynesiano 3) La Costituzione economica italiana (artt.41 ss.) 4) L’adesione alla Comunità Europea: tappe essenziali 5) La costituzione economica europea: i capisaldi (le libertà di circolazione, tutela della concorrenza e divieto di aiuti statali) 6) Il rapporto tra Costituzione italiana e principi comunitari: il piano delle fonti ed il rapporto tra valori 7) Il nuovo paradigma: dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. 8) Le autorità amministrative indipendenti: cenni. 9) La tutela della concorrenza 10) Le privatizzazioni 11) Nozioni sul governo della moneta: la BCE ed il SEBC 12) Nozioni sui servizi pubblici Obiettivi Il corso si propone di approfondire la regolazione pubblicistica dei rapporti economici da parte dell’ordinamento giuridico, con attenzione ai processi di integrazione europea. L’obiettivo è l’individuazione delle linee evolutive cui è interessata la “costituzione economica italiana” a seguito dell’erosione della sovranità nazionale determinata, oltre che dall’unificazione europea, anche dai più generali fenomeni di globalizzazione. Il corso si propone anche di studiare le principali linee di riforma in atto nel sistema di Welfare State, con il passaggio dello Stato da un ruolo di gestore ed imprenditore ad una funzione essenzialmente di regolazione.

Diritto Commerciale

Obiettivi e Contenuti Il dritto commerciale ha principalmente come oggetto la disciplina dell’imprenditore, sia sotto il profilo organizzativo che sotto quello funzionale e dinamico, la disciplina della libera concorrenza, la disciplina delle società e di alcuni aspetti del mercato mobiliare. Oggetto del diritto commerciale sono altresì alcuni contratti nei quali una parte, sempre o frequentemente, è un imprenditore e che perciò vengono usualmente qualificati come contratti degli imprenditori commerciali. Il corso di diritto commerciale propone lo studio delle discipline dell’imprenditore e delle società.

Imprenditore Caratteristiche e requisiti generali. Imprenditore e lavoratore autonomo. Le categorie di imprenditori: imprenditore commerciale ed agricolo; piccolo imprenditore; l’imprenditore pubblico e le privatizzazioni. Tipi particolari di imprenditore: l’artigiano; l’impresa familiare. L’impresa illecita. Inizio e fine dell’impresa. Gli statuti degli imprenditori. Il registro delle imprese. Le scritture dell’imprenditore. L’imputazione dell’attività di impresa. Gli ausiliari dell’imprenditore. L’azienda e la sua circolazione. Società Il contratto di società. I tipi societari. I patti parasociali. Società e comunione. La società di persone: società semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice. La società per azioni. La costituzione. L’assemblea. I sistemi di organizzazione e controllo. Diritti delle minoranze e mezzi di attuazione. Società controllate e collegate. I gruppi di società. Il bilancio (principi e struttura, la revisione contabile). Modificazioni dell’atto costitutivo: le operazioni sul capitale; i prestiti obbligazionari; altre modifiche dell’atto costitutivo. Il recesso. L’offerta pubblica di acquisto. Lo scioglimento della società. La società a responsabilità limitata; la società in accomandita per azioni.

Storia Economica Modulo A

Obiettivi e Contenuti L’obiettivo didattico del corso sarà di rappresentare la complessità della Storia economica: in particolare l’interazione tra le idee economiche e le altre motivazioni indagate (culturali, istituzionali, sociali), che contribuiscono a spiegare i fatti economici. Il corso sarà dapprima volto a tracciare i collegamenti tra l’economia dell’antico regime economico e l’economia dell’industrializzazione, analizzando sinteticamente la prima soprattutto in relazione ai mutamenti verificatisi con le “rivoluzioni” demografica, agricola, industriale e dei trasporti. Procederà, poi, ad illustrare le vicende principali dell’economia internazionale durante l’Ottocento ed il primo cinquantennio del Novecento, che appaiono dominate da processi irreversibili di trasformazione delle strutture economiche e sociali di antico regime. Esse verranno presentate in rapporto al loro procedere nei vari contesti europei, ed in relazione ai nuovi assetti dell’economia, con particolare riguardo alle istituzioni economiche, agli apparati finanziari e creditizi ma specialmente all’organizzazione delle imprese industriali e commerciali. Si focalizzerà infine l’attenzione, secondo lo stesso metodo, sull’economia italiana, al fine di evidenziarne la peculiare crescita sfociata in una rapida seppur differita partecipazione allo sviluppo europeo.

Storia Economica Modulo B

Programma I primi tentativi di integrazione economica nel secondo dopoguerra. Nascita della CECA e della CEE. Il sistema monetario internazionale fino alla crisi del sistema di Bretton Woods. La creazione del Sistema monetario europeo e il primo allargamento dell'unione. I problemi del funzionamento dello SME e la crisi del 1992. Il Trattato di Maastricht e l’Unione economica e monetaria. Politica agricola comune, politica industriale, politica della concorrenza. L’allargamento all’Europa orientale e all’Europa mediterranea.

Istituzioni di Economia

Obiettivi e Contenuti Il corso fornisce un’introduzione ai concetti essenziali dell’analisi microeconomica. Programma 1. Introduzione: l'economia di mercato. 2. Le famiglie: scelte del consumatore, statica comparata e domanda, approccio analitico alla teoria delle scelte del consumatore, variazioni di prezzo e benessere del consumatore, la famiglia come fornitrice di risorse, scelta in condizioni di incertezza. 3. Le imprese: l'impresa e i suoi obiettivi, tecnologia e produzione, costi, approccio analitico alla tecnologia e ai costi. 4. Il modello concorrenziale: l'impresa price-taker, l'equilibrio nei mercati concorrenziali, equilibrio economico generale ed economia del benessere. 5. Il potere di mercato: monopolio, comportamento monopolistico, oligopolio e comportamento strategico, teoria dei giochi. 6. Assenza di mercati: informazione asimmetrica, esternalità e beni pubblici.

Economia AZIENDALE

Programma Modulo 1 “gestione delle aziende” Modulo 2 “organizzazione e logistica” Modulo 3 “produzione e marketing”

 

 Economia Politica

Obiettivi e Contenuti Il corso introduce lo studente allo studio del sistema economico fornendo gli elementi fondamentali per l’analisi dell’economia così come per la impostazione dei problemi di regolazione del sistema. Il programma del corso è suddiviso in tre parti. Programma 1. L'economia politica contemporanea: temi, problemi, scuole. 2. Il sistema economico. La misurazione dell'attività economica. Fatti e modelli in economia. Economia e politica economica. Il dibattito sui limiti della politica economica. Scuole di analisi economica. Lungo e breve periodo. Reddito, capitale, interesse. Consumo, risparmio, accumulazione. Crescita e distribuzione. Politiche fiscali e monetarie. Moneta e interesse. Il controllo della moneta e del credito. L'inflazione. Tesi sulla piena occupazione. Il bilancio pubblico. Il debito pubblico. Rapporti economici internazionali: aspetti reali e monetari. 3. Problemi economici correnti, con particolare riferimento all'economia italiana dalla ricostruzione postbellica alla Unione Europea.

Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Modulo A

Obiettivi e contenuti Il programma mira ad approfondire la tematica della comunicazione, in un' ottica economico-aziendale e secondo schemi di aperta competizione. In particolare, saranno approfonditi i concetti di comunicazione integrata, Brand Equity e comunicazione interna. Il programma trova nel corso di Economia e tecnica della comunicazione aziendale mod B un naturale completamento. Programma 1. Economia della comunicazione aziendale 1.1. La comunicazione nei sistemi economici 1.2. La comunicazione nei rapporti impresa-ambiente 1.3. Dinamiche competitive ed economia della comunicazione 1.4. La comunicazione nel sistema aziendale 1.5. Relazioni causali e natura dei costi di comunicazione aziendale 1.6. Il sistema dei benefici di comunicazione aziendale 2. "Brand Equity" e politica di comunicazione 3. La comunicazione integrata 3.1. La comunicazione interna 3.2. La comunicazione verso i "co-makers" 3.3. La comunicazione esterna 3.4. Le strategie di comunicazione integrata  4. La comunicazione interna 4.1. Strutture aziendali e comunicazione interna 4.2. Gli strumenti della comunicazione interna 4.3. La "Business Communication" 4.3.1. Progettazione di "Business presentations" 4.3.2. Lavoro di gruppo e interazione 4.3.3. Tecniche e strumenti di interazione 4.4. Cultura aziendale e comunicazione interna 4.5. Etica e comunicazione interna

Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Modulo B

Obiettivi e contenuti Il programma mira ad approfondire gli argomenti introdotti nel corso di Economia e tecnica della comunicazione aziendale mod A. In particolare saranno esaminate la comunicazione verso i ‘co-makers’, quella esterna e le principali aree manageriali della "Business communication", con specifica attenzione all’operato delle imprese investitrici in comunicazione e delle imprese della "catena" delle strutture professionali di comunicazione, operanti in mercati caratterizzati da eccesso di offerta e centralità delle risorse immateriali d’impresa. Programma 1. La comunicazione verso i "co-makers" 1.1. Strutture a rete e comunicazione d'impresa 1.2. Politiche di comunicazione di gruppo 1.3. Gli strumenti di comunicazione ai "co-makers" 1.4. Reti telematiche e comunicazioni ai "co-makers" 2. La comunicazione esterna 2.1. La "marketing communication" 2.2. Gli strumenti della "marketing communication" 2.2.1. La pubblicità 2.2.2. La publicity 2.2.3. La sales promotion 2.2.4. Il direct marketing 2.3. La comunicazione istituzionale 2.3.1. La sponsorizzazione sportiva e culturale 2.3.2. Le pubbliche relazioni 2.3.3. Il "Lobbying" 2.4. La comunicazione economico-finanziaria 3. Economia e Gestione delle imprese di comunicazione 3.1. Le strutture di veicolazione (Mass media e mezzi selettivi) 3.2. Le strutture di consulenza (Agenzie di pubblicità, Publicity agencies, Società di sales promotion, ecc.) 3.3. Le strutture di intermediazione (Concessionarie TV, Stampa;Concessionarie di pubblicità esterna) 3.4. Filiera delle imprese di comunicazione multimediale.

Economia Industriale Modulo A

Obiettivi e Contenuti Il corso fornisce conoscenze di base per l’analisi dei settori produttivi (industria e servizi ). Vengono discussi i principali fattori competitivi e le strategie d’impresa in diversi assetti di mercato. Programma Determinanti della struttura di mercato - Determinanti della struttura d’impresa - L’impresa dominante - Teoria dell’oligopolio - Politiche del prezzo.

Economia e Gestione delle Imprese Modulo A

Obiettivi e contenuti Il Corso di Economia e Gestione delle Imprese ha l'obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze che sono alla base del funzionamento delle organizzazioni imprenditoriali. Il Corso mira ad offrire una visione dell'impresa secondo le più recenti teorizzazioni dell'approccio sistemico. L'impresa viene concepita come un sistema vitale, composto da un organo di governo e da una struttura operativa, svolgente la sua attività in un contesto caratterizzato da crescente complessità. La sua finalità, la sopravvivenza, oltre ad essere fortemente connessa con la capacità di leggere, interpretare e fronteggiare tale complessità, dipende anche dalla capacità a stabilire, con le diverse entità che operano nell'ambiente, relazioni di consonanza e di risonanza. La corretta interpretazione e il soddisfacimento delle aspettative delle entità operanti nel contesto di riferimento, infatti, è indice di creazione di valore, mediante il quale l'impresa è in grado di incrementare la propria probabilità di sopravvivenza. L'efficacia sistemica, inoltre, dipende dalla capacità dell'organo di governo ad assicurare al sistema impresa una guida sicura della sua dinamica evolutiva e a garantire la necessaria integrazione dei sub-sistemi in esso operanti. Programma Il pensiero sistemico L'approccio sistemico allo studio dell'impresa L'impresa come sistema vitale L'impresa sistema vitale e la complessità  I rapporti intersistemici L'organo di governo La struttura operativa.

Politica Economica Modulo A

Le scelte sociali I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici  I fallimenti del mercato: le teorie macroeconomiche. Le scelte istituzionali  La teoria normativa della politica economica Coordinamento interno e internazionale delle politiche pubbliche La teoria positiva della politica economica Le scelte correnti Gli obiettivi macroeconomici e la politica monetaria. Gli obiettivi macroeconomici e la politica fiscale La politica dei redditi e dei prezzi Le politiche per la bilancia dei pagamenti Le politiche macroeconomiche in un sistema aperto Le istituzioni pubbliche internazionali L’unione europea.

Politica Economica Modulo B

Obiettivi e contenuti Il corso si propone di fornire i fondamenti microeconomici dell’intervento pubblico nell’economia. Programma La definizione delle preferenze sociali: il criterio paretiano e la nuova economia del benessere I fallimenti del mercato: gli aspetti microeconomici. I fallimenti del “non mercato”: verso una teoria positiva della politica economica. Gli interventi di politica economica a livello microeconomico.

Marketing Modulo A

Obiettivi e contenuti Il corso si propone di esaminare la dimensione competitiva del marketing. In tale ambito, specifica attenzione sarà dedicata al sistema informativo di mercato relativo ad imprese operanti su numerosi mercati e con offerte ad elevata caratterizzazione immateriale. Programma 1. Il marketing nelle interrelazioni con il sistema ambiente 1.1. Le determinanti socio-politiche, culturali e tecnologiche 1.2. Marketing ed etica degli affari 1.3. Marketing e "crescita compatibile" 1.4. Antitrust e politiche di marketing 2. Marketing e dinamiche competitive 2.1. Il Marketing nelle economie di scarsità 2.1.1. La "Price Competition" 2.2. Il Marketing nelle economie di benessere 2.2.1. La "Non Price Competition" 2.3. II Marketing nelle economie di "Eccesso di Offerta" 2.3.1. La "Intangible Competition" 2.3.2. Marche e Marchi nella "Intangible Competition" 2.3.3. La "Customer Satisfaction" 3. II sistema informativo di marketing 3.1. I sistemi informativi di concorrenza 3.2. Flussi informativi discreti e "continui" 3.3. Monitoraggio della concorrenza diretta e indiretta 3.4. Analisi di vulnerabilità passiva e competitiva 4. Consumi, acquirenti e consumatori 4.1. Consumi "locali" ed internazionali 4.2. Politiche di nicchia attiva e di "Passive Niche" 4.3. Il marketing globale 4.4. La segmentazione della domanda 4.5. Domanda finale e domande intermedie 4.6. Le "unita decisionali di acquisto": ruolo e composizione.

Marketing Modulo B

Obiettivi e contenuti Il programma, nell’ambito della dimensione competitiva del marketing, sviluppata nel corso di Marketing A, approfondisce le principali leve del marketing operativo. Specifica attenzione sarà quindi dedicata a prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione all’interno di contesti di mercato in ‘eccesso di offerta, caratterizzati da elevata intensità competitiva. Programma 1. Il prodotto nelle politiche di marketing 1.1. Caratteri fisici e immateriali di offerta 1.2. Offerte multiple e sistemi di prodotto 1.3. Il posizionamento dell'offerta 1.4. Classe di prodotto, identità aziendale e politica di marca 1.5. "Brand Equity" e politica di marca 1.6. Marchi, "B-Brands" e "Parallel Brands" 1.7. L'analisi di volatilità 2. Il prezzo nelle politiche di marketing 2.1. La discriminazione dei prezzi 2.2. Prezzo minimo e prezzo adattivo 2.3. "Competitive Bidding" 2.4. Prezzo e valore complessivo di offerta 2.5. L'analisi del valore 3. La distribuzione nelle politiche di marketing 3.1. Forze di vendita e "Trade Promoters" 3.2. La gestione dei rapporti verticali 3.3. GD/DO e commercio tradizionale 3.4. Logistica distributiva 3.5. "Trade Franchising" e "Brand Franchising" 3.6. Marche industriali, marche commerciali e pseudo marche 4. La comunicazione nelle politiche di marketing 4.1. "Marketing Communication" e comunicazione integrata d'impresa 4.1.1. Strumenti personali 4.1.2. Strumenti non personali 4.1.3. Strumenti telematici

Tecnica Industriale e Commerciale

Obiettivi e contenuti Il corso si propone di fornire, in un'ottica economico-aziendale, le conoscenze di base inerenti le problematiche di marketing delle imprese. In particolare, il corso si propone di approfondire il ruolo e gli obiettivi della funzione aziendale di marketing e di analizzare il concetto di orientamento al mercato (market–driven strategy), anche con riguardo alle nuove strutture organizzative. Il corso prevede inoltre una parte monografica su costi di transazione e piano di sviluppo. Programma 1. Dal marketing al market–driven management 1.1. La natura e l'evoluzione del marketing 1.2. Marketing strategico e marketing operativo 1.3. Il concetto di orientamento al mercato 2. L'analisi delle forze di mercato 2.1. Analisi di concorrenza, domanda, trade e fornitori 2.2. Il sistema informativo di marketing 2.3. Le nuove tecnologie per le ricerche di marketing 3. La pianificazione di marketing 3.1. Gli elementi del piano di marketing 3.2. La segmentazione della domanda 3.3. Il posizionamento dell'offerta 3.4. Il marketing mix 4. La specificazione del marketing mix 4.1. Le politiche di marca e di prodotto 4.2. Le politiche di prezzo 4.3. Le politiche di distribuzione 4.4. Le politiche di comunicazione.

Tecnica Bancaria Modulo A

Le fonti del diritto bancario. L’evoluzione dell’assetto legislativo dalla legge bancaria del 1938 al Testo Unico del 1993 (e sue successive modifiche). In particolare: le norme di derivazione comunitaria. Le deliberazioni degli organi di vigilanza. Gli usi bancari: natura giuridica ed attuale rilevanza. Le cd. norme bancarie uniformi. L’impresa bancaria. L’attività bancaria come impresa commerciale: profili sistematici. L’ordinamento bancario nel sistema del Testo Unico del 1993. La banca come impresa "a statuto speciale": i controlli e la vigilanza, le attività riservate, la struttura del mercato e la concorrenza, i gruppi bancari, gli esponenti bancari, la disciplina delle crisi. Le autorità creditizie: in particolare, le funzioni della Banca d’Italia dopo l’istituzione della Banca Centrale Europea e del Sistema Europeo delle Banche Centrali (D. Lgs. 10 marzo 1998, n. 43). Le cd. fondazioni bancarie. Attività bancaria e responsabilità civile. Attività bancaria e mercato finanziario. La banca nel quadro degli intermediari finanziari. Il Testo Unico dell’intermediazione finanziaria (D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e sue successive modifiche): nozioni essenziali in tema di Sim, imprese di investimento, fondi d’investimento, Sicav. Le funzioni della banca nella disciplina dei fondi pensione. Strumenti finanziari e dematerializzazione. La cartolarizzazione dei crediti (L. 30 aprile 1999 n. 130). La moneta. Moneta legale e moneta bancaria nel sistema delle obbligazioni pecuniarie. L’Euro come moneta unica europea: il Regolamento (CE) n. 1103/97, il Regolamento (CE) n. 974/98 e il D. Lgs. 24 giugno 1998 n. 213. La normativa "antiriciclaggio": il d.l. n. 143 del 1991 e successive modifiche. L’assegno bancario e l’assegno circolare. I trasferimenti elettronici di fondi. I contratti bancari. Profili generali e norme comuni. Contratti necessariamente o eventualmente bancari. Le norme sulla cd. "trasparenza" delle operazioni bancarie e finanziarie (anche nelle Delibere del CICR e della Banca d’Italia): obblighi informativi precontrattuali, forma, jus variandi, recesso. La capitalizzazione degli interessi. La Legge n. 108 del 1996 (e successive  modifiche) in tema di usura nei suoi riflessi sui contratti bancari. Il segreto bancario; la disciplina del trattamento dei dati personali nei suoi riflessi sui contratti bancari. I contratti bancari e finanziari come contratti di consumo: gli artt. 1469bis e segg. in tema di clausole vessatorie. L’esecuzione di operazioni bancarie per via telematica: remote banking, home banking, corporate banking; la disciplina del commercio elettronico. I depositi bancari. L’apertura di credito bancario. L’anticipazione bancaria. Lo sconto bancario. Il contratto di conto corrente e le operazioni bancarie in conto corrente. Il servizio bancario delle cassette di sicurezza. Le garanzie bancarie. I crediti documentari. Altre operazioni: servizi d’incasso e di pagamento. Il contenzioso e la conciliazione. I contratti parabancari con causa di finanziamento. Profili sistematici e norme applicabili. Il factoring. Il leasing. Il forfaiting. Il credito al consumo.

Scienze delle Finanze Modulo A + B

Obiettivi Approfondire motivi e modalità dell'intervento dello Stato nell'economiaContenuto del corso Motivi dell'intervanto dello Stato. I beni pubblici. La domanda di beni pubblici. I fallimenti del mercato. Le imposte. La finanza pubblica in Italia.

Lingua Inglese I°

Corso Monografico 1.2 Milan, who cares? 1.3 Getting to grips with indolence 2.2 Online buccaneer with an island stronghold 2.7 Pirelli tires of rubber and heads for telecoms 3.1 The law and the profits 3.6 A global leader once again 4.1 Sorpresa 4.6 Globalism calms family feuding 5.3 Banker who held the key to an Italian revival 5.8 Upward mobility led by bankers and insurers 6.1 Label Queen 6.7 To buy or be bought: that is the question 7.5 All that glitters 7.7 Roll out the Barolo 8.6 The fridge maker as dynast 8.7 White goods with a fresh spin 2. Esercitazioni di lingua Testo: Robin Anderson, Studying Business in English, Arcipelago Edizioni, Milano 2002. The written examination PART A contains grammatical and lexical exercises of the type contained in the prescribed text-book. Candidates are  expected to be familiar with the key lexical items, structures and functions contained in Robin Anderson, Studying Business in English. PART B contains a reading passage similar to those analysed during lessons. Candidates are expected to show a working knowledge of reading strategies, together with a familiarity with the key lexical items and situations explored during the lessons. The oral examination Candidates must have passed the written examination in the same “appello”. They must bring their programme and set texts to the examination. Partial programmes cannot be accepted. A Candidates are expected to be able to introduce themselves and hold a normal introductory conversation. B Candidates are expected to be able to summarise the contents of the articles and talk about the points raised.

Lingua Inglese II°

Corso Monografico 1.1 Lessons of transition 1.3 Those free-trading Mongolians 2.2 Red alert Part One 2.3 Red Alert (Part Two) 3.1 China to 1985 3.2 China after Mao 4.1 The new economic super-powers: Japan 4.2 The economic saviour that failed to deliver 5.1 Is Taiwan really part of China? 5.2 Taiwan’s China dare 6.1 1898 and all that – a brief history of Hong Kong 6.2 The new merchant prince 6.3 Down and out in the fragrant harbour 7.1 The economic revolution in Asia: The Pacific Rim 9.1 The last emperor The written examination Part A contains exercises ( letter/cv writing, etc. on the typologies illustrated in the textbook and the dispensa.) Part B proposes a reading passage similar to those analysed during lessons. Candidates are expected to show a working knowledge of reading strategies, together with a familiarity with the key lexical items and situations explored during the lessons. The oral examination Candidates must have passed the written examination in the same “appello.” They must bring their programme and set texts to the examination. Partial programmes cannot be accepted. Candidates are expected to be able to summarise the contents of the articles and talk about the points raised. The first text is chosen by the candidate.

Lingua Spagnola I°

Programma del corso  Presentarsi e salutare Lo spagnolo nel mondo Alfabeto Pronomi personali soggetto Gli interlocutori: informale/formale (TÚ/USTED) Articoli determinativi Elementi per dare e chiedere informazioni personali: parlare di sé stessi  Parlare degli altri: la famiglia Presente indicativo dei verbi LLAMARSE, SER, HACER, TENER e VIVIR Pronomi interrogativi Aggettivi e pronomi possessivi Nomi e aggettivi: genere e numero  Chiedere qualcosa al bar e pagare I cibi Uso di PEDIR / PREGUNTAR Presente indicativo delle tre coniugazioni dei verbi regolari I numeri  Muoversi all’esterno ed individuare gli oggetti La città L’abitazione Presente indicativo dei verbi IR e SEGUIR Differenza tra HAY/ESTÁ(N) Uso degli articoli determinativi e indeterminativi Gradi dell’aggettivo: comparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza Uso delle preposizioni I: con verbi di movimento e mezzi di trasporto  Fare acquisti  Esprimere gusti e preferenze I negozi I colori Aggettivi e pronomi dimostrativi Sintassi dei verbi GUSTAR, PARECER, DOLER, PASAR Presente indicativo del verbo PREFERIR Pronomi complemento diretto e indiretto Aggettivi e pronomi indefiniti  Le attività quotidiane e abituali Il tempo e la frequenza Presente indicativo dei verbi irregolare ESTAR + gerundio (al presente indicativo) Gerundio irregolare SE impersonale 2/2  Elementi per parlare del tempo libero e delle vacanze Il clima Perifrasi del futuro: IR A + infinito Perifrasi verbali: esprimere inizio, interruzione e continuità Obblighi e divieti: HAY QUE, TENER QUE, (NO) SE PUEDE  Organizzare un appuntamento  La comunicazione telefonica Uso di QUEDAR/QUEDARSE Uso di TRAER/LLEVAR Uso delle preposizioni II: POR/PARA Uso di SER/ESTAR  Il passato I: descrivere esperienze passate Passato prossimo. Participi irregolari Uso di YA/TODAVÍA NO  Il passato II: parlare di azioni passate specifiche Passato remoto regolare ed irregolare Il contrasto passato prossimo/passato remoto  Il passato III: parlare di avvenimenti passati e descrivere delle situazioni passate Imperfetto dell’indicativo Imperfetto irregolare: SER, IR, VER Il contrasto imperfetto/passato remoto  Parlare del futuro Ecologia ed ambiente Futuro regolare e irregolare  marcatori temporali per riferirsi a momenti del futuro  Dare istruzioni e consigli Imperativo regolare e irregolare Imperativo con i pronomi personali

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