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Analisi Tecnica del Riconoscimento dei

Codici a Barre

Facoltà di Economia e Commercio
Anno Accademico 2004 - 2005
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La crescente esigenza di poter disporre di dati e di informazioni, sia “in tempo reale” che sottoforma di archivi, unitamente alla necessità di introdurre tecnologie in grado di permettere la compressione dei costi e dei tempi lungo tutte le fasi aziendali in un’ottica di creazione del valore sia nella sua accezione più generica che in termini di Supply Chain, ha notevolmente polarizzato, anche grazie all’introduzione delle nuove tecnologie, l’attenzione di ampi settori della società[1] verso i sistemi di identificazione automatica (Aidc[2]).

 

In particolare, le applicazioni dei cosiddetti data carriers sono notevolmente incrementate, fornendo soluzioni tecnologiche sia alla produzione dei “prodotti estesi” (extended product e supply chain) in stretto collegamento con la loro tracciabilità, sia nel campo della tutela dei prodotti originali e dei marchi. Non da meno, la crescente richiesta di tecnologia a supporto della sicurezza dei cittadini sta facendo lievitare anche il settore dei cosiddetti sistemi di riconoscimento, ed in particolare quello dei parametri biometrici (biometric recognition).

 

Nel seguito si riporta un'analisi tecnica dei sistemi di riconoscimento dei codici a barre e una breve panoramica che include alcuni esempi di applicazioni particolarmente significativi e rappresentativi della vivacità e della flessibilità del comparto ID systems. La varietà e la fantasia delle simbologie adottate, degli strumenti esistenti e delle soluzioni proposte vuole far riflettere sulle notevoli potenzialità conseguibili con l’utilizzo delle tecnologie di identificazione automatica.

 

Occorre sin da subito classificare i sistemi AIDC, al fine di una più coerente ed organica esposizione.

Classifica dei sistemi Aidc

Una completa classificazione di questi sistemi è praticamente impossibile, sia per la loro notevole varietà e diversificazione, sia per il fermento che negli ultimi anni ha caratterizzato questo mercato. Inoltre i vari sistemi si stanno integrando tra loro, in maniera tale da confondere i limiti tra una tecnologia e l’altra. A grandi linee, le tecnologie si sviluppano in due distinte direzioni:

·       sistemi per la gestione automatizzata dei dati (data carrier), che rappresentano sicuramente la tecnologia più matura e più utilizzata nell'industria. Sono essenzialmente un mezzo per immagazzinare i dati su opportuni supporti che possono essere direttamente posizionati sul prodotto, o che possono accompagnare, in qualche modo, un oggetto od una persona. All’interno di tale tecnologia si sviluppano:

·       i Supporti Ottici (Codici a Barre[3]);

·       i Supporti Magnetici;

·       i Supporti Elettronici;

·       sistemi di riconoscimento[4], che rappresentano una prospettiva di sviluppo per le tecnologie emergenti. Sono le tecnologie usate per il riconoscimento e raffigurano dei mezzi, grazie ai quali, una particolare caratteristica di un oggetto o di una persona può essere riconosciuta per scopi d’identificazione o controllo degli ingressi.

 

[1] Sia del mondo privato che pubblico con riferimento al settore industriale, a quello bancario, della pubblica amministrazione, della sanità, ecc.

[2] Acronimo per (Automatic Identification & Data Capture) ovvero sistemi per l'identificazione Automatica e Raccolta Dati. AIM Global è l'associazione che raccoglie i principali fornitori di sistemi per l'identificazione Automatica e Raccolta Dati.

[3] Conosciuti anche col termine barcode.

[4] Riconoscimento Biometrico.

Tecnologie AIDC

Lo scopo dello scritto vuole essere un’esposizione tecnica delle simbologie per il riconoscimento dei codici a barre. Segue, un’analisi completa che descrive in modo organico tale tecnologia. Successivamente ad un’introduzione descrittiva sui Sistemi Aidc e sulla sottocategoria dei Data Carries la stesura sarà articolata in tre macrosezioni principali riguardanti i supporti ottici.

 

Sezione I - I Codici a Barre;

 

All’interno di questa Prima Parte sarà analizzata la simbologia. Successivamente alla descrizione storica sulle origini dei codici a barre, verranno analizzate le tipologie di codice distinte in[1] :

  • Lineari[2] (1D):

    • a due spessori;

    • a più di due spessori;

  • Multiriga[3] (2D):

    • a riga multipla[4],

    • a matrice[5],

  • Compositi[6]

Verranno presentate le simbologie dei codici a barre più utilizzate e diffuse[7] alfine di poterne fornire la più ampia panoramica.

 

Sezione II - Gli Strumenti;

 

All’interno della Seconda Parte verranno analizzati gli strumenti e le tecnologie adottate nel comparto Auto ID attraverso la descrizione degli strumenti, delle modalità di scrittura, di lettura e d’analisi delle simbologie stesse. Si cercherà di fornire la più chiara spiegazione del processo di lettura del codice e della sua trasmissione, dai sistemi periferici ai sistemi di elaborazione principali.

 

Sezione III - Le Applicazioni;

 

All’interno di questa Terza Parte saranno evidenziate le applicazioni utilizzate all’interno di alcuni settori aziendali, alfine di poter fornire al lettore una sintesi delle molteplici soluzioni applicative adottabili. Seguiranno infine, alcune considerazioni finali.

 

In ultimo, attraverso le appendici si cercherà di fornire una più ampia e completa panoramica degli argomenti correlati. Le restanti tecnologie Data Carries verranno descritte all’interno delle Appendici A B e C (che trattano, nello specifico, le tecnologie basate sull’uso di Card, le tecnologie di codifica Magnetica e le tecnologie basate sull’identificazione in radio frequenza). Saranno poi dedicate apposite appendici trattanti l’identificazione attraverso OCR[8] e l’esposizione degli standard. Non verrà trattato il comparto del Riconoscimento Biometrico in quanto, pur appartenendo alle tecnologie Aidc, rappresenta un gruppo del tutto autonomo e distinto rispetto ai Data Carriers.

 

Che cos’è un sistema per l’identificazione automatica?

 

L'acronimo Aidc indica genericamente un qualsiasi sistema per l'identificazione e/o la raccolta di dati realizzata in maniera diretta, sicura ed affidabile, tramite l'uso di un personal computer, di un sistema di controllo locale[9], o di un qualsiasi altro dispositivo controllato da un microprocessore, senza l'uso di una tastiera. Il comparto Aidc systems è estremamente vasto e diversificato. In linea di massima si può affermare che esso è costituito da:

 

  1. Il soggetto che deve essere identificato e che è portatore, attivo o passivo, delle informazioni che ne consentano l'identificazione;

  2. L'unità di rilevazione in grado di riconoscere ed acquisire le informazioni trasportate dal soggetto e di agire sulla base delle stesse secondo una procedura ben definita;

  3. Il sistema per trasferire le informazioni al portatore in modo tale che possano poi essere riconosciute dall'unità di rilevazione. Quest'ultima parte del sistema diventa non necessaria quando il soggetto sia portatore naturale delle informazioni necessarie alla sua stessa identificazione[10].

 

A seconda delle applicazioni, esistono tecnologie, spesso alternative, che sono molto diverse tra loro. È possibile acquisire, conservare e trasportare una vasta gamma di informazioni: dalle caratteristiche identificative di una persona o di un articolo, fino ad una particolareggiata descrizione di questo (formato, peso, colore, ecc.). Grazie alle loro caratteristiche, i sistemi Aidc possono essere usati con profitto in moltissime applicazioni.

 

Sistemi Aidc ben concepiti possono svolgere le operazioni di data input virtualmente, senza costo o lavoro. Si consideri a questo proposito un tipico centro di distribuzione merci o prodotti. Gli operatori scaricano i camion da un lato dello stabilimento, associano il materiale agli ordini d'acquisto, determinano il mezzo di trasporto adeguato e la destinazione, ed infine caricano il materiale sui camion all’altra estremità del centro. Se non viene usata nessuna tecnologia Aidc, il materiale rimane in giacenza (magazzino-deposito) mentre gli operatori aspettano le informazioni ad esso relative (a quale ordine d’acquisto appartiene una scatola, devono sapere se un pacchetto viaggia in maniera standard o se deve essere inviato in modo espresso, inoltre devono conoscere la destinazione). Un altro esempio che incontriamo ogni volta che andiamo al supermercato: il pacchetto di pasta che preleviamo dallo scaffale - il carrier[11] - porta stampato un codice a barre che contiene le informazioni necessarie alla sua identificazione. Alle casse uno scanner rileva le informazioni contenute nel codice a barre e le trasmette al sistema che sarà in grado, accedendo ad un opportuno data base, di risalire al prezzo che verrà quindi stampato sullo scontrino. A monte di tutto il processo il produttore del pacchetto di pasta aveva stampato il codice a barre secondo delle specifiche ben precise che lo rendessero leggibile dallo scanner ed interpretabile dal sistema di elaborazione a monte. Ma anche la stessa informazione che il pacchetto è transitato in uscita dalle casse viene utilizzata dal sistema per scaricare automaticamente il magazzino ed avere quindi, in tempo reale, la dimensione delle scorte senza che gli operatori debbano provvedere ad alcuna ispezione.

 

[5] La classificazione può anche essere effettuata nel seguente modo:

  • Lineari

  • Multiriga

  • Matrice

  • Ibridi (o Compositi)

Come evidenziato all’interno dello schema della Figura 1.

[6] Denominati anche unidimensionali o codici a barre di tipo lineare.

[7] Denominati anche bi-dimensionali.

[8] Detti anche stacked. Riprendono la logica dei codici monodimensionali.

[9] Conosciuti anche col termine inglese Matrix.

[10] Rappresenta una nuova classe emergente di simbologie in cui due diverse codifiche sono stampate in stretta vicinanza tra loro (la posizione relativa è fissa) e contenenti dati correlati. Tipicamente uno dei due simboli è un codice lineare mentre l'altro è multiriga o a matrice. Esistono tre tipologie di codici composti.

[11] Sia oggigiorno che nel passato.

[12] Si fornisce opportuna menzione della tecnologia OCR, in quanto pur non facendo parte all’interno della nostra classificazione, del gruppo dei Data Carriers, rappresenta la prima tecnologia Aidc essenzialmente concepita per aiutare le persone non vedenti sin dagli inizi del 1900.

[13] In genere PLC.

[14] Si pensi, per esempio, alle impronte digitali.

[15] Il soggetto è detto anche carrier ovvero "portatore". Infatti è il soggetto che porta, il codice a barre stampato.

Che cos’è un sistema per l’identificazione automatica?

Identificare

“vuol dire assegnare un'identità univoca ad una persona o riconoscere e distinguere una cosa all'interno di un universo di oggetti equivalenti e simili, ma non uguali.”

 

Automatico

“è qualcosa che avviene senza l'intervento umano, ma grazie all'intervento di apparecchiature opportunamente programmate.”

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